Beh . . . in fondo si chiama chiacchierino . . . e proprio le nobildonne francesi
realizzavano questa delicata trina nei salotti, o meglio, facendo salotto
tra chiacchiere e frivolités . . .. . .
io, che non sono una frequentatrice abituale di salotti, "chiacchiero" con le navette un pò ovunque, a seconda delle circostanze . . .
alla sera quando finalmente riesco ad appoggiare il fondoschiena sul
cuscino del divano e mi dedico un po' a me . . .
a volte, nei pomeriggi invernali, mentre attendo che mia figlia termini
la lezione di ginnastica, a volte tiro fuori dalla borsa le navette mentre
sono in sala d'attesa dal medico, oppure durante i viaggi
in auto (per la felicità di mio marito, che in questo modo riesce a
parlare anche lui - dice il sant'uomo) . . . dipende . . .
in fondo è un lavoro che si può portare con sè ovunque perchè
occupa uno spazio veramente minimo.
. . .
qualunque sia la circostanza, però, il lavoro al chiacchierinosuscita sempre molta curiosità ed interesse . . .
ad alcune signore è venuta voglia di imparare,
altre invece non ci proverebbero mai perchè considerano questa tecnica
troppo difficile . . .
A me piace molto, mi entusiasma e mi diverte . . . mi appassiona e non riesco a considerare difficile questa tecnica. . .
a mio parere è solo questione di manualità e di esercizio . . .
come in tante altre tecniche di ricamo, di lavori a maglia o di cucito.
Solitamente viene proposto nella sua veste più classica e tradizionale:
un pizzo, un tramezzo, un ornamento per la biancheria per la casa,
una bordura per una tenda e chi più ne ha ne metta . . .
A me, personalmente, appassiona molta la sua versione più moderna:
fiori colorati, composizioni creative per applicazioni ovunque . . .
Beh, del resto . . . ognuno di noi ha i propri gusti . . .
E dopo questo elogio al chiacchierino, non mi resta che
augurare a tutte voi un buon inizio di settimana ed una buona serata!